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Santa Caterina

Andrea Marsala • 2 novembre 2019
Le Marine di Nardò, quattro gemme incastonate su un litorale di straordinaria bellezza.

Santa Caterina

Santa Caterina è una marina facente parte della riviera di Nardò, dal quale dista 7 km e che prosegue con Santa Maria al Bagno. È un piccolo centro balneare di grande valore ambientale e naturalistico grazie alla tranquilla e verdeggiante pineta, alle grotte naturali e ad un limpidissimo mare. Santa Caterina è delimitata da due vicine torri. La “Torre di Santa Caterina” e la “Torre Dell’Alto”: la prima è quasi nascosta in una macchia di pini e guarda direttamente verso l’abitato, la seconda segna il confine con il Parco di Porto Selvaggio. Entrambe facevano parte di quel complesso sistema di difesa e di avvistamento costiero voluto da Carlo V per respingere gli attacchi dei Turchi. Lungo la costa di Santa Caterina si aprono numerose grotte e cavità molte delle quali si sono rivelate preziose perché hanno permesso il rinvenimento di fossili e di reperti preistorici. Tra queste, ricordiamo la Grotta del Capelvenere, situata ai piedi del dirupo che chiude a nord il paese.
Dalle alture di questo piccolo centro turistico si può ammirare il litorale salentino delimitato da Gallipoli verso sud e dal parco naturale regionale di Porto Selvaggio verso nord.
Alle spalle del tratto di costa che va da Santa Maria al Bagno sino a Santa Caterina, vi sono le Cenate, una delle zone residenziali più belle del Salento ed il suo nome deriva dall’uva acenata. Nei pressi di Santa Caterina si possono vedere anche i ruderi di un’abbazia risalente al periodo tardo-medievale.
Durante la stagione estiva, Santa Caterina è un luogo molto frequentato dai giovani. Il suo lungomare e la via principale sono prese d’assalto da ragazzi e ragazze che amano passeggiare durante le afose serate di giugno, luglio e agosto. In questi tratti sono sorte molte attività commerciali come bar, gelaterie, pub e lounge bar dove poter gustare cocktail o ascoltare musica sotto uno dei tanti gazebo che occupano parzialmente le vie. Sono presenti anche numerosi ed ottimi ristoranti specializzati in gustose pietanze di pesce. L’importante spinta turistica ha permesso poi il sorgere di strutture ricettive come b&b, case vacanze ed un resort e centro benessere omonimo, pur restando piuttosto distante dalla grande frequentazione (e confusione?) di Gallipoli. I viali principali confluiscono in una piazzetta e in tutto il percorso la movida è presente fino a tarda ora. Molte aree del paese sono di recente ristrutturazione e permettono di godere al massimo dei panorami e dei profumi che lo contraddistinguono.
La costa è esclusivamente rocciosa fatta di bassa scogliera, in alcuni tratti è possibile per i turisti fare il bagno o, per i più coraggiosi, “sperimentare” bellissimi tuffi. È presente in realtà anche un piccolo lido sabbioso concesso però in gestione a privati. Il colore del mare è di un azzurro tenue verso la costa per diventare rapidamente più intenso segno di acque più profonde. Al mare di Santa Caterina sono state assegnate Cinque Vele dalla Guida Blu diffusa da Touring e Legambiente ed è considerata una delle dieci località marine più belle d’Italia.
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Autore: Andrea Marsala 17 novembre 2019
Santa Maria al bagno, perla dello ionio. Una splendida caletta vi accoglierà per fare un meraviglioso tuffo.
Le Marine di Nardò, quattro gemme incastonate su un litorale di straordinaria bellezza.
Autore: Andrea Marsala 27 ottobre 2019
Le marine di Nardò si trovano sul versate ionico del Salento e sono caratterizzate da un paesaggio che si presenta a tratti roccioso e a tratti sabbioso, un po’ come tutta la penisola salentina. Ciascuna delle marine presenta delle caratteristiche che la rendono unica, particolare e differente dalle altre. Faremo cominciare questo viaggio ideale alla scoperta delle marine di Nardò partendo da Sant'Isidoro.
scoperta del salento, città salentine, storia salentina, cultura salentina, tradizioni salentine
Autore: Andrea Marsala 24 ottobre 2019
Questo blog nasce dal mio interesse nel conoscere il Salento nella sua completezza... non solo mare, ma anche cultura, usi, città.... partirò dalla mia città Natale e proseguiremo insieme il viaggio alla scoperta dei posti incantevoli che vi sono.... Vi auguro un buon viaggio... Nardò è una cittadina a sud-est di Lecce di circa 40.000 abitanti. E' ricca di Storia, Monumenti e Piazze, tuttavia è posizionata a pochissimi km dal mare ed è costeggiata da piccole marine, una più bella dell'altra. Le origini di Nardò risalgono attorno al VIII- III sec a.C. quando fu un centro dell’antica civiltà dei Messapi. La città prese il nome di Nerito (dal greco antico nar, cioè acqua), poi sotto i Romani divenne Neretum e fu eletta centro balneare a causa dell'Emporium Naunia (che era presso l'odierna S. Maria al Bagno), infine divenne l’attuale Nardò. Nel 269 a.C., la cittadina fu conquistata dai Romani e attraversata dalla famosa Via Traiana, che costeggiava tutta la riviera Ionica. Dopo la caduta romana, Nardò passò sotto il dominio dei Bizantini dal VI all’XI secolo e ciò portò alla presenza dei monaci Basiliani, che diffusero una nuova tipologia di costruzione in grotte. I Normanni si impossessarono della città nel 1055 e dal 1266 subentrarono gli Angioini, i quali svilupparono il feudalesimo. Tuttavia rimasero molto più a lungo le influenze della cultura bizantina tanto che la lingua e la liturgia greca persistono nei secoli fino al 1577, quando per ordine del Concilio di Trento il rito greco fu definitivamente soppresso. Nel 1497 il feudo di Nardò fu assegnato ad Andrea Matteo Acquaviva, il cui figlio, Belisario, ne divenne duca. La figura di Belisario è celebre fu umanista e mecenate della città dando così inizio al lungo possesso degli Acquaviva protrattosi fino agli inizi del sec. XIX quando il feudalesimo fu destituito e che vide anche momenti molto cruenti come durante il Seicento quando Gerolamo Acquaviva seminò terrore facendo assassinare il barone Pietro Sambiasi e sei sacerdoti della cattedrale a seguito di un tentativo di rivolta filofrancese dei neretini, ma di fatto assicurando Nardò agli Acquaviva ancora per diversi secoli. Cosa vedere La risposta alla domanda cosa vedere a Nardò potrebbe risultare scontata: le marine. Ma non è tutto, ve lo possiamo assicurare: a Nardò c’è molto altro. Iniziamo con il consigliare la Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta , creata in sostituzione della storica chiesa di Santa Maria di Nerito. Si tratta di una basilica, molto classica nella sua architettura che, però, conserva vari affreschi di prestigio e il Crocifisso, che venne realizzato nel XIII secolo, che ha come peculiarità quella di essere realizzato con legno di cedro nero. Altra chiesa degna di nota è quella di San Domenico , che risale al 1500. Dello stesso periodo anche la Chiesa dell’Immacolata , che è considerata uno dei capolavori della pietra leccese. Ci sono, infine, la Chiesa di Santa Chiara , la Chiesa della Beata Vergine Maria del Carmelo , la Chiesa di Santa Maria della Purità , la Chiesa di San Trifone , la Chiesa di Sant’Antonio da Padova , la Chiesa di Santa Teresa e la Cripta di Sant'Antonio Abate , dove si possono vedere moltissimi affreschi in stile bizantino. In stile neoclassico, invece, è il Seminario Vescovile . Facendo un altro giro in città ed esulando da quelle che sono le architetture religiose, a Nardò non si può non visitare il Palazzo dell’Università, o Palazzo di Città , nato per ospitare il Sindaco dei Nobili e il Sindaco del Popolo nel XVI secolo. Si noti bene che questa struttura è stato anche sede del Tribunale di Lecce. Ma non è tutto, perché ci sono anche il Sedile , il Castello Acquaviva , oltre alle varie Torri Costiere e alle masserie fortificate.
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