Autore: Andrea Marsala
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24 ottobre 2019
Questo blog nasce dal mio interesse nel conoscere il Salento nella sua completezza... non solo mare, ma anche cultura, usi, città.... partirò dalla mia città Natale e proseguiremo insieme il viaggio alla scoperta dei posti incantevoli che vi sono.... Vi auguro un buon viaggio... Nardò è una cittadina a sud-est di Lecce di circa 40.000 abitanti. E' ricca di Storia, Monumenti e Piazze, tuttavia è posizionata a pochissimi km dal mare ed è costeggiata da piccole marine, una più bella dell'altra. Le origini di Nardò risalgono attorno al VIII- III sec a.C. quando fu un centro dell’antica civiltà dei Messapi. La città prese il nome di Nerito (dal greco antico nar, cioè acqua), poi sotto i Romani divenne Neretum e fu eletta centro balneare a causa dell'Emporium Naunia (che era presso l'odierna S. Maria al Bagno), infine divenne l’attuale Nardò. Nel 269 a.C., la cittadina fu conquistata dai Romani e attraversata dalla famosa Via Traiana, che costeggiava tutta la riviera Ionica. Dopo la caduta romana, Nardò passò sotto il dominio dei Bizantini dal VI all’XI secolo e ciò portò alla presenza dei monaci Basiliani, che diffusero una nuova tipologia di costruzione in grotte. I Normanni si impossessarono della città nel 1055 e dal 1266 subentrarono gli Angioini, i quali svilupparono il feudalesimo. Tuttavia rimasero molto più a lungo le influenze della cultura bizantina tanto che la lingua e la liturgia greca persistono nei secoli fino al 1577, quando per ordine del Concilio di Trento il rito greco fu definitivamente soppresso. Nel 1497 il feudo di Nardò fu assegnato ad Andrea Matteo Acquaviva, il cui figlio, Belisario, ne divenne duca. La figura di Belisario è celebre fu umanista e mecenate della città dando così inizio al lungo possesso degli Acquaviva protrattosi fino agli inizi del sec. XIX quando il feudalesimo fu destituito e che vide anche momenti molto cruenti come durante il Seicento quando Gerolamo Acquaviva seminò terrore facendo assassinare il barone Pietro Sambiasi e sei sacerdoti della cattedrale a seguito di un tentativo di rivolta filofrancese dei neretini, ma di fatto assicurando Nardò agli Acquaviva ancora per diversi secoli. Cosa vedere La risposta alla domanda cosa vedere a Nardò potrebbe risultare scontata: le marine. Ma non è tutto, ve lo possiamo assicurare: a Nardò c’è molto altro. Iniziamo con il consigliare la Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta , creata in sostituzione della storica chiesa di Santa Maria di Nerito. Si tratta di una basilica, molto classica nella sua architettura che, però, conserva vari affreschi di prestigio e il Crocifisso, che venne realizzato nel XIII secolo, che ha come peculiarità quella di essere realizzato con legno di cedro nero. Altra chiesa degna di nota è quella di San Domenico , che risale al 1500. Dello stesso periodo anche la Chiesa dell’Immacolata , che è considerata uno dei capolavori della pietra leccese. Ci sono, infine, la Chiesa di Santa Chiara , la Chiesa della Beata Vergine Maria del Carmelo , la Chiesa di Santa Maria della Purità , la Chiesa di San Trifone , la Chiesa di Sant’Antonio da Padova , la Chiesa di Santa Teresa e la Cripta di Sant'Antonio Abate , dove si possono vedere moltissimi affreschi in stile bizantino. In stile neoclassico, invece, è il Seminario Vescovile . Facendo un altro giro in città ed esulando da quelle che sono le architetture religiose, a Nardò non si può non visitare il Palazzo dell’Università, o Palazzo di Città , nato per ospitare il Sindaco dei Nobili e il Sindaco del Popolo nel XVI secolo. Si noti bene che questa struttura è stato anche sede del Tribunale di Lecce. Ma non è tutto, perché ci sono anche il Sedile , il Castello Acquaviva , oltre alle varie Torri Costiere e alle masserie fortificate.