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Sant'Isidoro

Andrea Marsala • 27 ottobre 2019
Le Marine di Nardò, quattro gemme incastonate su un litorale di straordinaria bellezza.

Sant'Isidoro

Le marine di Nardò si trovano sul versate ionico del Salento e sono caratterizzate da un paesaggio che si presenta a tratti roccioso e a tratti sabbioso, un po’ come tutta la penisola salentina. Ciascuna delle marine presenta delle caratteristiche che la rendono unica, particolare e differente dalle altre.
Faremo cominciare questo viaggio ideale alla scoperta delle marine di Nardò partendo da Sant'Isidoro.
La località di S. Isidoro, marina e frazione di Nardò, si affaccia sul Mar Ionio pochi chilometri a sud della più conosciuta Porto Cesareo. È il posto ideale per chi ama la finissima sabbia e i fondali bassi ed è parte del Parco Marino di Porto Cesareo e Nardò istituito negli Anni Novanta.
Questo piccolo centro abitato si è sviluppato negli ultimi quindici anni grazie al vivace impulso turistico e prende il nome da un’antica torre costiera tuttora esistente che si affaccia su di un lungo arenile sabbioso, ma di fatto costituito da un’unica grande curva che si estende per circa un chilometro. Vi sono poi altre due spiagge più piccole chiamate “Lido dell'Ancora” e “Fiascone”. Un’importante particolarità è data dalla favorevole posizione che permette di essere sempre riparati dai venti dando modo di poter disporre di un mare particolarmente calmo e alcune correnti sottomarine d’acqua dolce lo rendono ancor più trasparente, risaltando i fondali per la gioia degli appassionati di snorkeling.
Di fronte alla Torre di Sant’Isidoro potrete scorgere la presenza di un isolotto, che si allunga verso il mare formando un molo naturale, rendendo l’acqua della baia sempre calma e tranquilla. Una piscina naturale a tutti gli effetti nella quale godersi giornate di sole e relax. È proprio da Sant’Isidoro che prende idealmente il via tutto quel lungo tratto costiero che si caratterizza per le grandi distese di sabbia e per il mare particolarmente basso e cristallino che arriva fino a Porto Cesareo. La baia rimane relativamente piccola perché i tratti di spiaggia libera sono limitati e nei weekend estivi può essere difficile riuscire a trovar posto: ai turisti si sommano gli abitanti delle località dell’entroterra, in particolare copertinesi, per cui in queste circostanze è preferibile arrivare di buon’ora e prendere un ombrellone nelle attrezzate strutture private. Oltre ai lidi, a Sant’Isidoro sono presenti infatti un villaggio turistico (dotato di campetti da tennis e di calcetto) e un campeggio, luoghi in cui si suddividono da un lato i turisti che prediligono comodità e animazioni e dall'altro quelli che amano il contatto con la natura. L’assenza totale di scogli, la sabbia finissima e il livello dell’acqua costantemente basso rendono Sant’Isidoro ideale per le vacanze delle famiglie con bambini piccoli.
La località risponde alle esigenze turistiche offrendo le più comune attività commerciali lungo le sue vie e in particolare bar, supermercati e ristoranti che offrono piatti tipici locali e pesce fresco. Come strutture ricettive esterne al villaggio, esiste comunque la possibilità di affittare b&b o villette per periodi di tempo più lunghi.
Il nome di S. Isidoro deriva da Torre Sant’Isidoro, una struttura realizzata nel Cinquecento che sorge ad un’estremità della baia e voluta come tutte le altre torri salentine per volere di Carlo V come forma di controllo del mare volto a respingere attacchi turchi. La pianta della torre è quadrata e presenta tre piani con una terrazzo dotato di guardiola. Oggi è di proprietà del demanio.
A 2 Km da S. Isidoro si trova una vasta cavità sotterranea denominata “Palude del Capitano”, creatasi a causa dell'erosione da agenti atmosferici. È uno specchio d’acqua salmastra che comunica con il mare attraverso una rete di canali sotterranei, uno scenario veramente suggestivo. 
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Questo blog nasce dal mio interesse nel conoscere il Salento nella sua completezza... non solo mare, ma anche cultura, usi, città.... partirò dalla mia città Natale e proseguiremo insieme il viaggio alla scoperta dei posti incantevoli che vi sono.... Vi auguro un buon viaggio... Nardò è una cittadina a sud-est di Lecce di circa 40.000 abitanti. E' ricca di Storia, Monumenti e Piazze, tuttavia è posizionata a pochissimi km dal mare ed è costeggiata da piccole marine, una più bella dell'altra. Le origini di Nardò risalgono attorno al VIII- III sec a.C. quando fu un centro dell’antica civiltà dei Messapi. La città prese il nome di Nerito (dal greco antico nar, cioè acqua), poi sotto i Romani divenne Neretum e fu eletta centro balneare a causa dell'Emporium Naunia (che era presso l'odierna S. Maria al Bagno), infine divenne l’attuale Nardò. Nel 269 a.C., la cittadina fu conquistata dai Romani e attraversata dalla famosa Via Traiana, che costeggiava tutta la riviera Ionica. Dopo la caduta romana, Nardò passò sotto il dominio dei Bizantini dal VI all’XI secolo e ciò portò alla presenza dei monaci Basiliani, che diffusero una nuova tipologia di costruzione in grotte. I Normanni si impossessarono della città nel 1055 e dal 1266 subentrarono gli Angioini, i quali svilupparono il feudalesimo. Tuttavia rimasero molto più a lungo le influenze della cultura bizantina tanto che la lingua e la liturgia greca persistono nei secoli fino al 1577, quando per ordine del Concilio di Trento il rito greco fu definitivamente soppresso. Nel 1497 il feudo di Nardò fu assegnato ad Andrea Matteo Acquaviva, il cui figlio, Belisario, ne divenne duca. La figura di Belisario è celebre fu umanista e mecenate della città dando così inizio al lungo possesso degli Acquaviva protrattosi fino agli inizi del sec. XIX quando il feudalesimo fu destituito e che vide anche momenti molto cruenti come durante il Seicento quando Gerolamo Acquaviva seminò terrore facendo assassinare il barone Pietro Sambiasi e sei sacerdoti della cattedrale a seguito di un tentativo di rivolta filofrancese dei neretini, ma di fatto assicurando Nardò agli Acquaviva ancora per diversi secoli. Cosa vedere La risposta alla domanda cosa vedere a Nardò potrebbe risultare scontata: le marine. Ma non è tutto, ve lo possiamo assicurare: a Nardò c’è molto altro. Iniziamo con il consigliare la Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta , creata in sostituzione della storica chiesa di Santa Maria di Nerito. Si tratta di una basilica, molto classica nella sua architettura che, però, conserva vari affreschi di prestigio e il Crocifisso, che venne realizzato nel XIII secolo, che ha come peculiarità quella di essere realizzato con legno di cedro nero. Altra chiesa degna di nota è quella di San Domenico , che risale al 1500. Dello stesso periodo anche la Chiesa dell’Immacolata , che è considerata uno dei capolavori della pietra leccese. Ci sono, infine, la Chiesa di Santa Chiara , la Chiesa della Beata Vergine Maria del Carmelo , la Chiesa di Santa Maria della Purità , la Chiesa di San Trifone , la Chiesa di Sant’Antonio da Padova , la Chiesa di Santa Teresa e la Cripta di Sant'Antonio Abate , dove si possono vedere moltissimi affreschi in stile bizantino. In stile neoclassico, invece, è il Seminario Vescovile . Facendo un altro giro in città ed esulando da quelle che sono le architetture religiose, a Nardò non si può non visitare il Palazzo dell’Università, o Palazzo di Città , nato per ospitare il Sindaco dei Nobili e il Sindaco del Popolo nel XVI secolo. Si noti bene che questa struttura è stato anche sede del Tribunale di Lecce. Ma non è tutto, perché ci sono anche il Sedile , il Castello Acquaviva , oltre alle varie Torri Costiere e alle masserie fortificate.
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